«Se pensi che l’educazione sia costosa, prova con l’ignoranza». Il celebre aforisma attribuito a Derek Bok, rettore di Harvard, è risuonato ieri sera nei locali dell’Acquario di Milano, dov’è stato presentato “Startup Fiction”, il libro-esperimento di immersive education di Fausto Pasotti, pubblicato da Pearson.
Il libro non è un contenitore di consigli da guru delle startup, come ha fatto notare il moderatore dell’incontro David Casalini (fondatore e AD di StartupItalia!) e nemmeno un testo dal taglio accademico, ma un romanzo di formazione manageriale in cui un thriller sull’ascesa di una startup s’intreccia con capitoli didattici. «L’ho scritto per trasmettere quel che ho imparato come direttore di Speed MI Up», ha spiegato Pasotti. «Mi sono detto: vivo in un ambiente di sperimentazione, perché non sperimentare? E così ho scritto questa fiction per dimostrare, con i fatti e un po’ d’intrattenimento, i principi base dello startupping».
«Il libro» ha detto ieri Bruno Pavesi, Consigliere Delegato dell’Università Bocconi «dimostra che Pasotti possiede fantasia, competenze informatiche, passione per l’innovazione distillata in pillole di saggezza, amore per il rischio perché nel libro rende possibile l’impossibile, vocazione educativa e infine una grande passione per la musica, visti i riferimenti a jazz, rock e classica sparsi nel testo. Sei talenti che, agitati accuratamente, danno vita a una narrazione avvincente».
Hanno partecipato all’incontro anche Mario Mariani, Amministratore Delegato di Pearson Italia che ha sottolineato l’importanza di mettere a punto contenuti e servizi per l’apprendimento adatti alle nuove generazioni; Alberto Grando, Professore di Operations Management in Bocconi che ha raccontato opportunità e ostacoli delle imprese allo stato nascente; e Renato Galliano, Direttore Centrale Economia urbana e lavoro del Comune di MIlano che ha offerto una fotografia del sistema Milano, città attrattiva per gli innovatori di tutta Italia.
