E se invece di prendere provvedimenti da peste Manzoniana ci dessero delle maschere antivirus?
La vignetta di Giannelli ben riassume l'assurdità delle norme che i nostri governanti stanno imponendoci.
Tutti i musei, istituti e luoghi di cultura sono aperti al pubblico, ma devono «assicurare modalità di fruizione contingentata», ovvero evitare «assembramenti» e comunque fare sì che i visitatori rispettino la distanza di almeno un metro. Questa misura di sicurezza viene chiamata «droplet», in italiano «gocciolina». E chi chiameremo a far rispettare questa regola? Arruoleremo dei carpentieri per misurare le distanze mentre i visitatori se ne staranno fermi come belle statuine a osservare le opere d'arte? RIDICOLO! DATECI INVECE DELLE MASCHERE FFP3 E FATECI TORNARE A UNA QUASI NORMALITA'!
Sempre sul Corriere Milanese di oggi leggo:«Virus, appello agli anziani»
Quasi mille
contagi in Lombardia, le vittime sono over 65. Gallera: meglio rallentare gli
scambi di socialità
«Rallentare gli scambi di socializzazione». Tradotto: quando non è strettamente
necessario, restate a casa. L’appello agli over 65 arriva dalla Regione
Lombardia e dall'assessore al Welfare Giulio Gallera: «Muovetevi poco».
Confermate le misure di contenimento del virus. Tra le novità il criterio della
distanza di almeno un metro tra le persone in pub, ristoranti e negozi. Rsa,
criteri più severi per le visite dei parenti.
Sarà forse che a me mancano pochi giorni per compiere 65 anni, e comunque
sono già rallentato dalla natura senza che si metta anche un assessore della
Regione a ricordarmelo
Ma stiamo scherzando? Nel 2020, ci tocco ancora sentire strategie degne
della peste Manzoniana?
La logica direbbe invece di bloccare l'epidemia all'origine, ossia
direttamente alla nostra bocca. Con una bella (si fa per dire) maschera
FFP3.