#2 PERCHE' QUESTO LIBRO

Il mio smartphone trasformato in un desktop grazie ad alcuni accessori acquistabili per pochi euro. La sua potenza di calcolo è circa 100.000 volte quella dell'AGC, il computer dell'Apollo 11, la missione NASA del primo sbarco sulla Luna.

Chiunque ami la vita non può che amare, essere entusiasta delle novità. 

Il nuovo per una persona ottimista, un doers, uno che ha voglia di fare, è un po’ il sale della vita. Non che il classico o l’ever green, siano cose negative, anzi, ma il nuovo, ciò che fino a un momento prima era sconosciuto e giunge inaspettato, sorprende sempre (quasi sempre…) piacevolmente. Uso questo termine novità invece di innovazione proprio per tentare di banalizzare un tema invece molto complesso, ovvero quello dell'Innovazione. 

Tutte le novità che finiscono nelle nostre case, nelle nostre tasche, delle nostre autovetture derivano da un complicato sistema industriale e universitario che vede decine se non centinaia di aziende diverse lavorare per la maggior parte per proprio conto per poi contribuire magari inconsapevolmente alla realizzazione del nuovo prodotto. In uno dei prossimi capitoli cercherò di delineare un breve sunto, del tutto personale, della recente storia dell’Innovazione che, si badi bene, non deve essere forzatamente associata al termine automazione.

Scopo di questo libello è tentare di trovare una soluzione a un problema che drammaticamente sta affliggendo l’intera popolazione mondiale, soprattutto quella giovanile. Sto parlando ovviamente del tema dell’occupazione la causa della cui carenza viene spesso associata all’innovazione.

Ma l’innovazione come vedremo anche nel capitolo a lei dedicato, è di per sé stessa una cosa positiva in assoluto.

L'innovazione infatti è quella che ci ha consentito di più che raddoppiare le nostre aspettative di vita e che ci consente oggi di vivere almeno nel mondo occidentale nel miglior benessere di tutti i tempi, coronavirus a parte ovviamente.

Ed è ben a causa di questa drammatica pandemia che mi sono deciso a concretizzare alcune idee che da tempo mi giravano per la testa, preoccupato come tutti da quello che potrebbe accadere dopo un periodo di chiusura come quello che stiamo vivendo (Augurandomi naturalmente che quando qualcuno leggerà questo libro il termine stiamo vivendo sia cambiato in abbiamo vissuto).

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