Arrivato in ufficio cominciò a smanettare sul computer fino a quando non riuscì a creare una rappresentazione abbastanza fedele dell’idea che aveva in mente. Poi chiamò un suo vecchio amico, il dottor All In One, un tuttologo in grado di dare una prima valutazione su qualsiasi diavoleria tecnica.
All In One era un po’ appesantito dagli anni, ma aveva ancora una lucidità mentale invidiabile.
“E così con questo coso. Come l’hai chiamato?”
“SkySweeper…”
“Lo spazzino del cielo, giusto… insomma tu vorresti usare questo coso per rompere l’inversione termica che mi fa sudare come un ghiacciolo al sole. Sembra un ciambellone con in mezzo una ventola. Bella l’idea di usare degli aerostati: economici, silenziosi, quasi gradevoli alla vista. Io non me ne intendo di queste cose, ma a occhio e croce potrebbe anche funzionare. Però ho un amico, l’ingegner Ross che ha una piccola azienda che fra l’altro produce anche dei gonfiabili speciali. Mi pare che li voglia anche usare sulla Luna per fare delle serre spaziali, un’idea forse più folle della tua. Se vuoi posso provare a contattarlo. Fra matti, di solito, ci s’intende”.
L’ingegner Ross era davvero matto. Fu subito entusiasta del progetto e cominciò a elaborare modelli matematici per valutare la fattibilità dello SkySweeper.
Dopo una decina di giorni si presentò senza preavviso nell’ufficio del Governatore.
“Governatore” esordì quasi senza nemmeno salutare “Ci siamo! La sua idea è buona. Se lei mi autorizza comincio a costruire un primo prototipo sperimentale”.
“Purtroppo non siamo in un’azienda privata. Prima devo trovare i fondi per finanziare il progetto, farmeli autorizzare…”
“Di questo non si preoccupi. I soldi ce li metto io, per il momento. Se poi funziona facciamo le cose per bene”.
“Ma così lei rischia di non vedere mai più il suo danaro”.
“Nessun rischio. Se questo coso non lo vuole Hula, venderò il progetto a qualcun altro e, naturalmente, parte andrà a lei che ha avuto l’idea”.
Ricevuto l’assenso, l’ingegner Ross sparì per un mese circa, fin quando, un pomeriggio, Justin Durban ricevette una convocazione telefonica per assistere alla prima prova sperimentale di SkySweeper.
Il Governatore, accompagnato dal dottor All In One, si fece trovare l’ora stabilita, le quattro di un canicolare pomeriggio di giugno, sul tetto del più alto grattacielo di Hula. Da quel punto si vedeva chiaramente lo strato d’aria stagnante che soffocava la città. Si trovava un paio di metri sotto al punto in cui erano. Invece di Ross non c’era traccia.
A un certo punto, mentre i due stavano quasi per scappare da quella specie di griglia arroventata, videro uno SkySkeeper di un paio di metri di diametro salire lentamente dal basso.
Era uno spettacolo incredibile. Justin Durban era estasiato e il caldo, i vestiti appiccicati alla pelle, la fronte madida di sudore erano belle che dimenticati. Non era la prima volta che vedeva un suo sogno materializzarsi, nella sua vita aveva portato a termine numerosi progetti, ma era la prima volta che vedeva una sua idea volare.
“È uno spettacolo, eh?” gli sussurrò in un orecchio l’ingegner Ross, che si era materializzato alle loro spalle senza che i due se ne accorgessero.
“È fantastico” risposero in coro i due.
“Questo lo potremo dire se farà davvero il suo lavoro” rispose Ross, mentre armeggiava con un grosso telecomando “adesso lo fermo all’altezza dello strato d’inversione e vediamo se lo buca”.
I tre uomini si sporsero oltre la balaustra. Lo SkySweeper era pochi metri sotto di loro. Ross pigiò su una grossa leva del telecomando e il ciambellone volante si fermò a pochi centimetri dalla superficie dello strato.
L’elica ora era ferma.
“Ora devo stabilizzarlo, gonfiando gli aerostati in modo tale che siano sufficienti a mantenerlo in quota, contrastando la spinta discendente provocata dell’elica aspirante che tenderebbe a far perdere di quota lo SkySweeper”.
Al Governatore vennero in mente le guance da rana di Dizzy Gillespie che si gonfiavano dismisura, mentre soffiava nella sua caratteristica tromba con il cono rivolto verso l’alto. I due anelli concentrici dello SkySweeper si gonfiarono nello stesso modo.
“È sicuro che non esploda?”
“Stia tranquillo Governatore e comunque gli aerostati hanno una struttura ad alveolo, praticamente indistruttibile. Ci siamo! Adesso inverto il senso di rotazione dell’elica e l’accendo”.
Lo SkySweeper perse di colpo quota, ma Ross fu pronto a compensarla gonfiando ulteriormente gli aerostati.
E accadde.
Come se fossero di fronte a un’invisibile ciminiera, dallo strato d’inversione si alzò alto e improvviso un pennacchio di miasmi, gas di scarico e aria calda che andò immediatamente a disperdersi nell’atmosfera sovrastante.
“Funziona!” urlarono all’unisono i tre, abbracciandosi come i giocatori di una squadra il cui centravanti ha appena segnato il gol vincente alla finale dei mondiali di calcio.
Finito quel primo festeggiamento, l’ingegner Ross testò anche la capacità dello SkySweeper di muoversi orizzontalmente per ampliare la rottura praticata nello strato.
“Certo che respiriamo una bella schifezza!” commentò il dottor All In One “e che già l’aria è pulita dopo il tuo blocco del traffico…”
“Pensavo, infatti, di dotare lo SkySweeper anche di un abbattitore elettrostatico” intervenne Ross “in modo da restituire all’ambiente un’aria la più pulita possibile. Possiamo anche pensare a attrezzare l’apparecchio con pannelli fotovoltaici in modo da renderlo il più autonomo possibile. Il lavoro più grosso sarà però sulla stabilizzazione in quota. Già adesso, anche se la superficie della rottura è piuttosto modesta sto verificando una corrente ascensionale molto intensa che rischia in ogni momento di ribaltare lo SkySweeper. Insomma c’è ancora molto lavoro da fare, ma con i giusti finanziamenti…”
“Li avrà Ross. Giuro su Dio che li avrà”.
E così fu. Digrignando i denti per la rabbia e continuando a maledirsi per quando aveva appoggiato la sua candidatura, anche Geena Kampf, il leader del Partito Conservatore dovette complimentarsi con il Governatore. Ormai Justin Durban era diventato una star internazionale, osannato dai media di tutto il mondo ed era quindi diventato un intoccabile.
Per l’inizio di agosto i primi tre SkySweeper erano già in funzione ventiquattro su ventiquattro e le notti di Hula erano molto più fresche e pulite.