Pubblicità ignobili: Uliveto - Brutto è meglio!

Amo la bella pubblicità televisiva e penso che si tratti di una vera arte in grado di concentrare in soli 30 secondi intere storie ricche di emozioni e di bellezza.
Purtroppo non sempre è così e allora ho deciso di stigmatizzare con questa rubrica le pubblicità che offendono il mio senso estetico se non addirittura, in alcuni casi, addirittura il buon senso.


Inizio questa mia nuova rubrica con uno dei casi più emblematici: quello di Uliveto, ovvero come peggiorare la qualità di uno spot nel giro di quasi un ventennio.
E non sto parlando del buon Del Piero che invece è come il buon vino, più invecchia e più è bravo, ma del passerotto, o meglio della sua realizzione tecnica andata progressivamente impoverendosi mentre la computer graphics, la modellazione e l'animazione 3D hanno fatto passi da giganti.
E' davvero incomprensibile come uno spot dal budget milionario, vista la frequenza di trasmissione e il nome dei testimonial utilizzati, abbia progressivamente deciso di imbarbarire fino al ridicolo il rendering del povero passerotto.

Cominciamo con lo spot del 2004.


Al di là della tecnica utilizzata (in questo probabilmente il passerotto è vero ed è stato abilmente inserito con il compositing nel video principale) il risultato è decisamente accattivante e ad un occhio inesperto sono poche le sequenze in cui si nota l'animazione non certo a livello degli Pixar Studios.

Facciamo ora un salto di ben 14 anni e andiamo al 2018.

Qui lo spot è godibilissimo. divertente e la vocetta del passerotto è addirittura divertente, mentre Del Piero è diventato ormai un attore provetto.
Il passerotto è completamente 3D e anche se non è certo superlativo, si nota un minimo di sforzo per renderlo abbastanza realistico in termini di piumaggio.

Passiamo al 2019.

Anche questo sarebbe ancora godibilissimo se non fosse per un nuovo doppiaggio stucchevole del passerotto, diventata una vocina petulante e innervosente.
Si nota un detrimento del 3D sopratutto sul capo del passerotto che comincia a risultare irrealmente liscio come la capotte di un auto.

E veniamo ora al culmine del peggio lo spot del 2020.

 A parte l'inutile presenza di una stagionata e anche un testimonial, il passerotto (ai fini di risparmiare sulla realizzazione e il successivo rendering del 3D) è stato completamente robotizzato. Il piumaggio è ormai inesistente e il capo sembra un elmetto tedesco della seconda guerra mondiale. La vocina, se possibile, è diventata ormai insopportabile.
Del Piero invece, che interviene solo nel finale, è sempre più bravo.

La domanda finale è: perché hanno consciamente deciso di peggiorare la qualità spendendo invece sempre di più?
Alla bruttezza non c'è giustificazione alcuna.
Molto male.