I papiri degli egizi si possono tranquillamente leggere cinquemila anni dopo, i file di quarant'anni fa, no!

Una piccola grande storia di archeologia industriale

Chi mi conosce sa che sono un vero addict di Power Point. Non esiste progetto, idea o discussione degna di tale nome, cui non abbia dedicato almeno una slide.
Io ho cominciato a lavorare come neolaureato in un'azienda aerospaziale (si chiamava Fiar e ora i poveri resti sono inglobati in qualche branchia di Leonardo) nel febbraio del 1983 e ho cominciato a produrre slide pochi mesi dopo. Microsoft ha lanciato Power Point solo nel 1990 e quindi come facevo all'epoca?

Quando arrivai in azienda, nella Divisione Spazio e Automazione, le comunicazioni interne (portate poi a mano da fattorini in carne e ossa) e le proposte si scrivevano con la macchina da scrivere elettrica, l’unico fax era gelosamente chiuso in un loculo protetto da una porta a vetri chiusa a chiave, le comunicazione con le varie agenzie spaziali internazionali e i partner europei avvenivano ancora via telescrivente e siccome da buoni italiani noi ad agosto ce ne andavano tutti al mare appassionatamente chiudendo gli stabilimenti, cosa che i nostri partner internazionali faticavano a capire, al nostro rientro trovavamo il corridoio invaso da metri e metri di carta che la telescrivente aveva vomitato in nostra assenza fino all’esaurimento del rotolo.

Anche se hi-tech l’azienda vegetava in un clima impiegatizio quasi fantozziano dove la burocrazia e le rigide gerarchie gerarchiche trasudavano dalle mura e dove i giovani ingegneri come me dipendevano in toto da segretarie arpie che gestivano il proprio potere (battitura testi, fotocopie, note spese, prenotazione trasferte, prenotazione sale riunioni, ecc.) in modo assolutamente dispotico.

E le slide si battevano con il carattere ORATOR su fogli prefincati (dei prestampati listati a lutto con il logo dell'azienda)
Il primo personal computer su cui riuscii a mettere le mani era un IBM XT, dotato di 128 kB di RAM, un drive per floppy disk da 360 kB da 5 1/4", un hard disk da 10 MB (non ridete ma quello era davvero una cosa HiTech) e vi installai sopra un programma CAD (Computer Aided Design) della Hewlett Packard chiamato Drawing Gallery oggi completamente dimenticato e abbandonato subito dopo la sua uscita avvenuta ne 1985 dalla stessa HP.
Con quel programma produssi centinaia di slide salvate ogni pagina in un file differente perché non era un programma nato per fare presentazioni ma era l'unico ad avere discrete capacità grafiche, possedere una buona galleria di clipart e cosa non banale poteva stampare le slide su un plotter (altro oggetto praticamente sparito) che consentiva di ottenere delle stampe (anche su lucido perché ai tempi i proiettori da computer proprio non esistevano e si usavano le lavagne luminose) perfette e non come quelle orride con i caratteri dentellati della stampanti ad aghi.
Qualche anno dopo abbandonai questo programma a favore di Lotus Freelance, il primo e proprio vero programma per presentazioni che consentiva di generare in un unico file pagine e pagine di slide grafiche professionali, fino a quando, non senza qualche riluttanza confesso, fui costretto a passare a Power Point, diventato assieme a Word ed Excel uno standard de facto mondiale, cosa che come responsabile dell'office automation non potevo certo trascurare.

Scusate questo lungo preambolo ma era necessario per giustificare il termine archeologia industriale del sottotitolo.
Ora qualche settimana addietro mi sono messo in testa di recuperare le slide editate negli anni pre Power Point, negli anni '80, ossia quarant'anni fa!
Sia dei file .gal generati con HP Drawing Gallery, sia dei .pre generati con Lotus Freelance.
Vi assicuro che è stata un'impresa e se vi sto riuscendo devo ringraziare innanzitutto le competenze informatiche di mio cognato Luigi Callegari che si è dato da fare per mettermi in condizioni di condurre questa operazione.
Per prima cosa abbiamo cercato di reinstallare il programma di HP ma nonostante l'aiuto del curatore del museo di Hewlett Packard l'operazione è risultata impossibile causa la necessità di procurarsi lettori di floppy disk ormai in disuso e sistemi operativi DOS originali.
Io ricordavo però che nel passare a Freelance ero stato aiutato dalla possibilità del programma d'importare i file di Drawing Gallery e così Luigi è riuscito a procurarsi una versione demo della Lous Suite di IBM del 2004 e a installarla su Windows 7 in modo che io possa con certosina pazienza di importare file per file in Freelance le slide di Drawing Gallery, salvarle come file .pre di Freelance e poi importarle in un vecchia version di Power Point che aveva il filtro d'importazione di quei file!
I file sono centinia e io spero di riuscire a terminare prima che scada la demo!!
Alla faccia dell'alta tecnologia!

I papiri degli egizi si possono tranquillamente leggere cinquemila anni dopo, i file di quarant'anni fa, no!